Cerasuolo di Vittoria

Cerasuolo di Vittoria D.O.C.G.

60% Nero d’Avola
40% Frappato
Cerasuolo di Vittoria

Dalle campagne di Dorilli, tra il mare e i monti Iblei, conosciuti come luogo di eccellenza del food in Sicilia, nasce il nostro Cerasuolo di Vittoria. Il nome dell’unica DOCG di Sicilia deriva da “cerasa”, la ciliegia in dialetto siciliano. È ottenuto dalle varietà autoctone Nero d’Avola e Frappato. Un vino unico, riconoscibile e indimenticabile per i suoi sapori giovanili e i profumi di ciliegia, fragola e melograno, dovuti alla particolarità dei suoli e del clima in cui sono coltivate le uve. Un vino che come pochi coniuga tradizione e piacevolezza del vino.

Dicono i nostri Ambassadors

Bright cherry notes, fresh fruit and long lingering acidity.
Marc Taub, Kristin Blizzard, Matthew Gallery and Desiree Napolitano Leja, Palm Bay - Planeta Ambassadors in USA
Marc Taub, Kristin Blizzard, Matthew Gallery and Desiree Napolitano Leja
A beautiful and beloved child of Nero d'Avola and Frappato.
Thierry Cohen and Kazumi Teraoka, JET - Planeta Ambassadors in Japan
Thierry Cohen and Kazumi Teraoka
The fruit forwardness of this wine makes it fun and feminine.
Giovanni Cardullo, GioWine - Planeta Ambassador in South America
Giovanni Cardullo
Un ottimo rosso da pesce.
Antonio Stopper, Stoppervini - Planeta Ambassador in Germany, Austria, Switzerland
Antonio Stopper
An approachable red wine with light red fruit flavours and a touch of earth, perfect for the patio on a hot summer night.
Ian Carterton, Noble Estates - Planeta Ambassador in Canada
Ian Carterton
Elegante, leggero, sottile vino con profumo di frutti di bosco.
Ilya Shapiro, Arsenal - Planeta Ambassador in Russia
Ilya Shapiro
Refreshing and full body texture.
Jacques Lessard, La Celeste Levure - Planeta Ambassador in Canada
Jacques Lessard
Freddo coi piatti d'estate e il pesce, a temperatura ambiente con le delizie d'autunno.
Eberhard Spangenberg, Garibaldi - Planeta Ambassador in Germany
Eberhard Spangenberg
Absolute favorite to grilled mediterranean fish dishes with it's herbical and floral style.
Wolf Steppat and Nils Citron, Weinundglas - Planeta Ambassador in Germany
Wolf Steppat and Nils Citron
Territory
Altimetry
70-80 m
slm
Clime
21°
temperatura media
Density
4.500/5.000
piante per ettaro
Farming system
Cordone speronato
First Vintage
2001
Time of Harvest
17 Settembre
Alcohol Content
13% vol.
Vinification
Diraspapigiatura seguita da 14 giorni di permanenza sulle bucce, fermentazione a 23 °C in vasche in acciaio; pressatura particolarmente soffice con basket press (pressa verticale), segue affinamento in vasche di acciaio.

Tasting Notes

Rosso rubino con tenui riflessi amarena.

Vintages

L'estate più fresca (con il 2004) ci ha dato dei rossi varietali e dal tannino fitto e morbido.

Inverno e primavera quasi senza pioggia. Produzioni basse e qualità molto buona in controtendenza al resto di Italia

Inverno e primavera freddi e piovosi hanno preparato alla perfezione le vigne alla vendemmia, iniziata con circa 15 giorni di ritardo e con clima fresco e temperato. I bianchi molto freschi.

Piogge invernali e primaverili molto abbondanti hanno preparato perfettamente i vigneti alla maturazione estiva e autunnale. Le temperature straordinariamente fresche e temperate di luglio, agosto e settembre hanno fatto il resto, con uve arrivate in cantina in condizioni perfette.

Un tardo Autunno piovoso e temperature invernali fredde ma non rigide hanno posto solide basi per la bella vendemmia 2006. Le vigne sono andate in riposo con i terreni ben saturi d'acqua. Dopo un inverno piovoso, la primavera è stata particolarmente fresca e asciutta. Un'estate mite ha permesso una maturazione ottimale delle uve sia bianche che rosse. Per quanto attiene alla qualità delle uve, la vendemmia 2006 è stata eccellente. Le uve perfettamente sane, la quantità generalmente in calo del 10 %, con punte del 20 % per Merlot, Nero d'Avola e Frappato. Possiamo descrivere questa vendemmia come luminosa e solare. Tutte le varietà eliofile - Syrah, Nero d'Avola - sono di una ricchezza estrattiva straordinaria . I bianchi sono ricchi, grassi, definiti e varietali.

C'eravamo salutati con un autunno 2006 chiuso con delle buone piogge ottobrine che avevano ben preparato la vite al riposo autunnale ed invernale. E' seguito un inverno relativamente mite, caratterizzato da temperature mai troppo basse e piovosità inferiore alla media. Da luglio in poi, i momenti più importanti per la definizione della qualità , il clima è stato particolarmente propizio. Dopo un paio di brevi ma intense ondate di caldo il tempo si è messo al bello, le temperature si sono stabilizzate e una persistente alta pressione ci ha regalato una vendemmia priva di pioggia e con maturazioni straordinarie. Per chi ama i confronti, a nostro avviso le annate recenti più assimilabili al 2007 sono, in Sicilia, il 1997 e il 2001.

La vendemmia 2008 si è conclusa il 4 ottobre. Nel tardo autunno e nel periodo invernale del 2008 si sono avute piogge leggermente al di sotto dello standard e temperature nella media stagionale. La primavera ha evidenziato piogge leggere mai abbondanti. L'ultima, alla fine di aprile, E' stata decisiva per la qualità . Le uve hanno beneficiato di un clima fresco ed asciutto che le ha accompagnate sino alla vendemmia, senza eccessi di calore e temperature ideali per le maturazioni.

L'andamento stagionale ha registrato un autunno ed un inverno freddo e poco piovoso, mentre il periodo primaverile è stato caratterizzato da piogge abbondanti anche nel periodo pre-estivo. La vigna ha affrontato l'estate e le maturazioni in perfetto stato di salute. La media delle temperature estive è stata eccellente: piacevolmente fresca, regolare, senza picchi di caldo, mai sopra la media stagionale. Bilanciato l'irraggiamento solare. La vendemmia è iniziata con un ritardo di circa 10-14 giorni (il 17 agosto).

Una vendemmia lineare e bella, grazie a un'estate e un autunno quasi perfetti. Uve sanissime, la produzione quantitativamente in linea con gli ultimi anni. I bianchi, grazie ad un luglio e alla prima quindicina di agosto freschi, sono molto ben bilanciati e con profili aromatici entusiasmanti. Il Frappato ed il Nero d'Avola sono molto ben riusciti specie nel profilo aromatico: netti, varietali, con fruttosità debordante.

La vendemmia 2011 ha dato uve perfettamente sane ed una produzione in deciso calo. Registriamo infatti un diminuzione del 15% nella quantità, nella precisione ad un numero e ad una dimensione minore dei grappolo, dunque ad un peso complessivo minore. Tuttavia ciò ha comportato che la qualità del raccolto fosse straordinaria, in modo particolare dei rossi che hanno giovato di un naturale, e quindi perfetto, diradamento. Le temperature sono rimaste nella media, e ciò che è più importante, senza picchi di caldo. Settembre ed ottobre sono stati miti, qualche pioggia finale ha completato alla perfezione la della vendemmia.

La vendemmia si è conclusa il 12 ottobre in anticipo rispetto al consueto. In generale: le uve sono straordinariamente sane, ciò dovuto alla mancanza di precipitazioni a ridosso della raccolta; la quantità aumenta di un 10 % rispetto alla vendemmia 2011 che ricordiamo particolarmente povera e quindi al di sotto del 5% rispetto alla media. Qualità straordinaria a Noto e Vittoria, ottima per i rossi a Menfi e Sambuca e nella media per i bianchi. E’ presto per giudicare le uve dell’Etna ma possiamo dire che sono molto più sane ed integre del comune con gradazioni superiori alla media della zona. Il giudizio finale sulla vendemmia 2012 è più che positivo con punte di eccellenza a Vittoria e Noto e a Menfi e Sambuca per i rossi.

Le temperature tardo primaverili ed estive sono state straordinariamente equilibrate, mai caldo in eccesso. Poi, luglio e agosto sono stati ottimali per una preparazione ideale per bianchi profumati e rossi intensi. Nella seconda metà di agosto si sono susseguite alcune precipitazioni, più ad ovest che ad est, che hanno rinfrescato ulteriormente la vendemmia prolungando così la maturazione dei rossi. A Noto e Vittoria le piogge sono state poche, anzi un toccasana per le uve che hanno maturato al meglio regalando un’annata, per quelle zone, straordinaria. Sull’Etna la vendemmia ha premiato la pazienza di chi ha aspettato. Dopo un mese di settembre freddo e umido è sopraggiunta una seconda meta di ottobre soleggiata e splendida che ha spazzato via le paure e regalato un’annata tutta da scoprire.

Vendemmia asciutta e vini ricchi e intensi aiutati dalle temperature decisamente più miti di luglio e, in generale, di tutto il periodo vegetativo. Per il periodo luglio settembre risulta essere l'annata con più radiazione solare (luce utile per la maturazione delle uve) insieme, a un periodo luglio/settembre sotto o nella media delle temperature. Il settembre con poche piogge ci ha fatto attendere un po’ prima della raccolta, quindi condizioni ideali per maturazioni e vendemmia più tardiva degli ultimi anni. Alla ricerca dell'equilibrio perfetto.

Annata super nel sud est. Vendemmia straordinaria a Vittoria per profumi, colori (che non sono il forte di questa zona) ed equilibrio, grazie all'andamento climatico nelle nostre zone marine.

Il territorio di Vittoria, come tutto il sud est, ha subito una straordinaria siccità dopo un 2015 che era stato invece di buone precipitazioni. Le irrigazioni di soccorso durante l’estate (da noi sempre considerate una pratica agronomica indispensabile e, se ben gestita, fondamentale per la qualità dell’uva e del vino), una bella pioggia all’inizio settembre e in generale l’estate molto fresca hanno salvato la vendemmia. Le uve di conseguenza si sono rivelate sanissime integre, dandoci il risultato di una bassa produzione ma di vini ricchi e colorati: il Frappato, con profumi e colori non comuni, risulta migliore del Nero d’Avola, un po’ rigido ma anch’esso con toni affascinanti e note già floreali.

Awards

  • 2015

    – James Suckling: 92
    – Vinous: 92
    – Wine Advocate Robert Parker: 90
    – 5StarWines: 90/100
    – Merum: 2 cuori - Vino molto buono

  • 2014

    – James Suckling: 91
    – Vinous: 91
    – Wine Spectator: 88
    – Jancis Robinson: 17
    – Gambero Rosso: Bere Bene - Oscar Qualità prezzo
    – Vini Buoni d'Italia: 4 Stelle

  • 2013

    – James Suckling: 92
    – Wine Advocate Robert Parker: 90+
    – Wine Enthusiast: 89
    – Wine & Spirits: 88/BB
    – Slow Wine: Grande Vino
    – Jancis Robinson: 16,5

  • 2012

    – James Suckling: 92

  • 2011

    – Wine Review Online: 91
    – James Suckling: 91
    – Wine Enthusiast: 88
    – Decanter World Wine Awards: Bronze
    – Jancis Robinson: 17
    – International wine Challenge: Commended
    – Guida vini Siciliani (Giornale di Sicilia): Vino a 5 stelle

  • 2010

    – Jancis Robinson: 16
    – International wine Challenge: Commended

  • 2009

    – International wine Cellar: 90
    – Vinous: 90
    – Jancis Robinson: 17

  • 2008

    – Decanter World Wine Awards: Bronze
    – International wine Challenge: Bronze
    – Jancis Robinson: 16
    – Slow Wine: Grande Vino

  • 2007

    – Decanter World Wine Awards: Bronze

  • 2006

    – Jancis Robinson: 16,5

  • 2005

    – Wine Spectator: 85

  • 2003

    – Wine Enthusiast: 89

  • 2002

    – Wine Enthusiast: 87

Arancine di riso ripiene di carne

Arancine di riso ripiene di carne

INGREDIENTI
Per il riso
500 g di riso Carnaroli
1 litro d’acqua
125 g di burro
35 g di cipolla
1 costa di sedano
1 carota
5 g di zafferano
50 g di Grana Padano Dop
sale

Per il ripieno
600 g di polpa di manzo a cubetti
500 ml di salsa di pomodoro
1 kg di cipolla
200 g di concentrato di pomodoro
100 ml di vino vecchio
100 g di piselli
300 g di Primosale
150 ml di olio extravergine d’oliva
cannella macinata
sale
pepe

Per impanare
farina 00
2 uova sbattute
200 g di pangrattato

Difficoltà 4/5 | 2 ore
In una pentola capiente, portate a ebollizione l’acqua con il sale e la cipolla, il sedano e la carota. Abbassate il fuoco e cuocete a fiamma bassa per almeno 30 minuti. Una volta ottenuto un leggero brodo di verdura, filtratelo. Aggiungete lo zafferano, lasciate che il brodo si colori e unite il riso. Cuocete a fiamma medio-alta, fino a completo assorbimento del brodo: il riso sarà al dente. Versatelo in una teglia larga, aggiungete il burro e il Grana Padano grattugiato, amalgamate e fate raffreddare velocemente. Preparate il ripieno rosolando la carne nell’olio d’oliva e aggiungendo la cipolla tritata finissima. Sfumate con il vino e unite la salsa e il concentrato di pomodoro. Regolate di sale, pepe e cannella e lasciate cuocere a fuoco lentissimo. Quando la carne si sfalda con una forchetta, aggiungete i piselli precedentemente lessati e infine il Primosale tagliato a cubetti piccolissimi. Formate le arancine stendendo uno strato sottile di riso sul palmo della mano, leggermente bagnato. Mettete al centro del riso una piccola dose di ripieno e richiudete formando delle palline. È importante che il ripieno sia i due terzi del peso dell’arancina, mentre il riso un terzo. Inumidite esternamente le arancine con acqua, poi passatele delicatamente nella farina, nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato. 
Friggetele in abbondante olio bollente, servitele calde.

Sharing