Exploring Nero d’Avola
4 Nero d’Avola vocated areas
Menfi
Tenute Ulmo e Dispensa
A Menfi pulsa da millenni un cuore agricolo vivo e dinamico, che ha connotato il carattere degli uomini e il profilo dei paesaggi, ancora integri e selvaggi, disseminati di vigneti e uliveti.
Qui è nata la nostra storia e ha avuto inizio il nostro viaggio. A Ulmo abbiamo piantato i primi vigneti, a pochi metri dal lago Arancio e dal baglio del ‘500 che da sempre è di proprietà della famiglia. Un luogo incantato e pieno di ricordi da cui volevamo far ripartire un nuovo futuro.
Il Nero d’Avola nella Doc Menfi
Originario della zona di Noto, il Nero d’Avola è riuscito nel tempo a diffondersi in tutta la Sicilia, dimostrando in ogni territorio il suo grande valore esprimendosi con caratteristiche spesso diverse. Esso trova dunque la sua tutela anche nell’ambito della Doc Menfi.
E le vecchie vigne attorno al lago Arancio ce ne regalano una versione morbida e fruttata, elegante ed equilibrata, che si esprime nel nostro La Segreta Il Rosso (50% Nero d’Avola, 25% Merlot, 20% Syrah, 5% Cabernet Franc), nel nostro Rosé (50% Nero d’Avola, 50% Syrah) e nel nostro Plumbago (100% Nero d’Avola): per questo vino in particolare abbiamo scelto il nome di un fiore spontaneo che cresce attorno alle nostre tenute, screziato di un rosso porpora straordinariamente simile al colore del Nero d’Avola.
Vittoria
Tenuta Dorilli
Per la seconda tappa del nostro viaggio in Sicilia, abbiamo scelto un luogo altrettanto vicino alla storia della nostra famiglia: Vittoria. Del Cerasuolo di Vittoria abbiamo imparato a riconoscere il profumo sin da ragazzi, così ci è stato naturale attraversare la costa meridionale dell’Isola per venire a produrlo qui, nella sua grande patria.
I vigneti di Nero d’Avola e Frappato crescono sulle inconfondibili sabbie rosse del territorio di Vittoria: ne deriva lo stesso nome del Cerasuolo, che evoca la “cerasa”, la ciliegia in siciliano.
Il Nero d’Avola nella Docg Cerasuolo di Vittoria
Il Cerasuolo di Vittoria è stato il primo vino siciliano ad ottenere - a partire dalla vendemmia 2005 - la Denominazione di Origine Controllata e Garantita: il nostro Cerasuolo di Vittoria (60% Nero d’Avola, 40% Frappato) e il nostro Dorilli Cerasuolo di Vittoria Classico (70% Nero d’Avola, 30% Frappato) vanno quindi considerati e compresi come espressione di un grande vino del territorio che merita questo riconoscimento per l'unicum delle varietà che lo compongono e per la particolarità dei suoli e del clima.
La Docg riconosce anche il millenario legame di questo territorio al vino, che risale almeno all’epoca dei Romani. È stato però a partire dal 1606 che il Cerasuolo si afferma come oggi lo conosciamo: alla nascita della città di Vittoria, la fondatrice Vittoria Colonna concesse infatti le terre alla popolazione solo a condizione che ne coltivassero una parte a vigneto.
Noto
Tenuta Buonivini
Nella punta più a sud d’Europa, all’incrocio di due mari, è nata la storia della viticoltura siciliana: proprio su queste colline, oggi culla del Nero d’Avola, i fenici portarono i primi vini.
Noto è stata la terza tappa del nostro viaggio in Sicilia e qui ci ha spinti proprio l’idea di venire a scoprire il potenziale enologico di questa terra che dopo una storia secolare restava quasi inespresso nel presente: abbiamo affrontato la sfida più entusiasmante, per ridare identità e futuro a un grande territorio vinicolo siciliano.
Il Nero d’Avola nella Doc Noto
La Doc Noto, nata nel 2008, ha dato finalmente il giusto riconoscimento ad un territorio che è l’autentica culla della varietà autoctona per eccellenza – il Nero d’Avola – e che dopo decenni di abbandono ne ha finalmente riscoperto il valore. Noi stessi, quando ci siamo dati l’obiettivo di produrre un grande Nero d’Avola, abbiamo lavorato innanzitutto sul territorio, restringendo il campo alla sua vera zona d’origine: a Buonivini abbiamo trovato il luogo giusto per piantare le nostre vigne e dar vita al nostro Santa Cecilia.
Capo Milazzo
Tenuta La Baronia
Quando siamo arrivati sulla punta di Capo Milazzo, un luogo straordinario dedicato alla viticoltura sin dal tempo dei romani, abbiamo subito capito che questo sarebbe stato il luogo giusto per concludere il nostro viaggio, realizzando il desiderio di rappresentare “il continente Sicilia” attraverso il recupero dei suoi vini in molti dei suoi territori.
Qui si coltivano da sempre Nero d’Avola e Nocera per dar vita all’antichissimo Mamertino, il vino di Giulio Cesare. Abbiamo scelto sistemi di viticoltura in pieno equilibrio col territorio, conducendo una ricerca anche su altre varietà autoctone.
Il Nero d’Avola nella Doc Mamertino
Il Nero d’Avola è anche il cuore di uno dei vini più antichi della storia dell’isola, prodotto nell’area del messinese: il Mamertino. Il nostro vino è, come da disciplinare di questa piccolissima e preziosa Doc, composto per il 60% di Nero d’Avola e per il 40% di Nocera.